Il dono che tutti noi dovremmo riprendere è quello contenuto nell’introduzione di don Luigi Giussani su La goccia di Chopin:
Nella vita, come nel brano di Chopin, c’è una “nota” che domina tutto, simbolo della sete di felicità che attraversa l’esistenza umana. Questa nota, apparentemente semplice e monotona, rappresenta il cuore del significato, mentre tutto il resto — le melodie più immediate e accattivanti — diventa una cornice.
Riconoscere questa nota significa comprendere che la vita è animata da un desiderio profondo e inestinguibile di felicità. È questo desiderio che dà dignità alla realtà e impedisce di fermarsi alle superficialità del piacere o delle soddisfazioni momentanee. Senza questa nota, la vita si svuota di senso; con essa, tutto trova una direzione e un movimento continuo, come l’acqua che modella la terra.